Antichi resti dei primi carmelitani

Antichi resti dei primi carmelitani

Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
"Gli è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron" Is 35,2.

venerdì 18 marzo 2011

Il volto di Gesù brillò come il sole…


“Di te dice il mio cuore: Cercate il suo volto.
Il tuo volto io cerco o Signore.
Non nascondermi il tuo volto” (Sl 26, 8-9)

oppure:
"Ricorda, Signore, il tuo amore e la tua bontà,
le tue misericordie che sono da sempre.
Non trionfino su di noi i nostri nemici;
libera il tuo popolo, Signore, da tutte le sue angosce" (Sal 24,
6.3.22)

Colletta
O Dio, che chiamasti alla fede i nostri padri
e hai dato a noi la grazia di camminare alla luce del Vangelo,
aprici all'ascolto del tuo Figlio,
perchè accettando nella nostra vista il mistero della croce,
possiamo entrare nella gloria del tuo regno.

Questa seconda domenica di quaresima ci viene presentata la trasfigurazione
e ci viene subito in mente un determinato brano evangelico e un probabile
messaggio.
Nella prima lettura (Gen 12, 1-4a) Abramo viene chiamato dal Signore, che
non conosceva.

Viene chiamato ma viene anche mandato: ”Vattene dalla tua terra, dalla tua
parentela e dalla casa di tuo padre”. Deve uscire dalla sua terra, per
dove? “Verso una terra che io ti indicherò”.

Grande è la fede di questo nostro antenato. Ascolta la voce del Signore e
si decide nel suo cuore di realizzare quanto il Signore comanda. Cosa
deriva da questo ascolto? “Farò di te una grande nazione e ti benedirò”.
Il Signore lo chiama ad un distacco, ma la ricompensa è straordinariamente
grande!

Nella seconda lettura (2Tim 1, 8b-10) Timoteo riceve un'altra chiamata:
è chiamato a soffrire insieme a Paolo. Gesù non ci ha dato uno spirito di
timidezza ma una vocazione santa, basata sulla sua Grazia e non sulle
nostre deboli forze.

Il vangelo di oggi (Mt 17, 1-9) ci parla della trasfigurazione di Gesù:
Pietro, Giacomo e Giovanni son testimoni di questa manifestazione... e ne
restano anche abbastanza sconvolti.
Si trovano sul monte Tabor insieme con Gesù quando compaiono Mosè ed Elia,
la legge ed i profeti. Odono, come al Giordano, la voce del Padre che
dice: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio
compiacimento. Ascoltatelo".
Mentre stanno scendendo dal monte Gesù dice loro di non rivelare a nessuno
questa visione, ma solo dopo che lui sia risorto dai morti. Pensiamo - noi
come i tre discepoli - di essere di fronte a un grande mistero. Vedono e
odono cose mai prima viste e udite. Si è presi da timore e spavento.
Ma Gesù li rassicura, rassicura loro come noi.
La Trasfigurazione ci ricorda che noi siamo figli del Padre: ascoltando
Gesù il vero Figlio, siamo anche noi partecipi del loro amore e della loro
comunione.
Gesù arriva fino alla fine in questo suo amore per noi, fino alla morte di
croce e alla risurrezione dai morti.

Viene allora spontaneo al nostro cuore la preghiera del Salmista:
"Donaci Signore il tuo amore, in te speriamo".

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